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1 ora fa, peter pan dice:

Come impatto sistematico sul gioco penso che questo anno di Varese sia epocale x il basket italiano e forse europeo se saliamo di livello. E a me piace.

La ruota e il post basso lasciamolo agli altri 

Ma siamo sicuri che il sistema funzioni salendo di livello? Abbiamo perso con Milano, Bologna, Tortona, Trento e preso scoppole a Sassari e Venezia; anche con Brescia siamo 1-1. In pratica con le squadre che avremmo incontrato ai play-off siamo a 3 vinte e 10 perse. A quanto pare con le squadre forti servirebbe avere qualche gioco alternativo.

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Adesso, Due di picche dice:

Ma siamo sicuri che il sistema funzioni salendo di livello? Abbiamo perso con Milano, Bologna, Tortona, Trento e preso scoppole a Sassari e Venezia; anche con Brescia siamo 1-1. In pratica con le squadre che avremmo incontrato ai play-off siamo a 3 vinte e 10 perse. A quanto pare con le squadre forti servirebbe avere qualche gioco alternativo.

Gioco alternativo che secondo me contro Brindisi e Scafati si è visto. E credo fosse pronto per essere riprovato nei playoff. Di sicuro la fase difensiva è notevolmente salita di livello in queste due partite. Poi giocarsela con Bofogna o Mil'ano è un altro discorso ma parliamo di due squadre che costano 7/8 volte la nostra...

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7 minuti fa, Due di picche dice:

Ma siamo sicuri che il sistema funzioni salendo di livello? Abbiamo perso con Milano, Bologna, Tortona, Trento e preso scoppole a Sassari e Venezia; anche con Brescia siamo 1-1. In pratica con le squadre che avremmo incontrato ai play-off siamo a 3 vinte e 10 perse. A quanto pare con le squadre forti servirebbe avere qualche gioco alternativo.

Ci sarebbe anche quel fattore 3x 4x 10x di budget.

Oltre al gioco contano anche i giocatori su.

 

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Adesso, Ponchiaz dice:

Ci sarebbe anche quel fattore 3x 4x 10x di budget.

Oltre al gioco contano anche i giocatori su.

Ma infatti. Anche perchè già aumentando taglia e capacità difensive dei singoli, la musica in difesa cambia a prescindere dal sistema difensivo utilizzato. Per dire, quest'anno la situazione che abbiamo subito di più in assoluto è l'attacco in post sfruttata dai nostri avversari trovandosi contro molto spesso gente più piccola e/o più leggera. 

Se veramente c'è possibilità Eurocup, molto bene perchè si tratta di vetrina importante sia per USA sia per giocatori italiani di un certo livello. Per evitare di andare in gita e mandare in vacca il campionato (rischio sempre dietro l'angolo con il doppio impegno) serve però una squadra (e quindi un budget) numericamente e qualitativamente adeguata.

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4 minuti fa, Due di picche dice:

Ma siamo sicuri che il sistema funzioni salendo di livello? Abbiamo perso con Milano, Bologna, Tortona, Trento e preso scoppole a Sassari e Venezia; anche con Brescia siamo 1-1. In pratica con le squadre che avremmo incontrato ai play-off siamo a 3 vinte e 10 perse. A quanto pare con le squadre forti servirebbe avere qualche gioco alternativo.

Sul gioco alternativo mi sembra che questa ultima partita con Scafati abbia fatto vedere il gioco alternativo possibile anche  con questo  “sistema” , qualche palla in più al lungo non solo un metro sopra il ferro (infatti Caruso secondo me ha fatto la miglior partita dell’anno ) e difesa .

Il problema con le squadre più forti è banalmente che sono più forti , cioè hanno almeno 10 giocatori forti e non 5-6 come noi .

Su come era bello una volta quando si giocava con il post e senza tiro da tre ognuno la pensi come vuole .  Secondo me è un po’ come dire come era bello quando non c’era internet , era tutto più lento .

Oramai  a partire dalla serie D fino all’NBA passando anche dalla Eurolega pochissime sono le squadre che fanno meno di 20 tiri  da 3 a partita , la media è 25-30 , ci sarà un motivo . E Varese alla fine è nella media (nella parte alta ma nella media) .

E vince chi questi tiri li segna , vedere Milano che ha ricominciato a vincere quando hanno ricominciato a segnare da 3 (inserendo anche giocatori nuovi…)

Certo che non riuscire a godersela dopo un’annata cosi ……

 

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25 minuti fa, Jordan dice:

 

Certo che non riuscire a godersela dopo un’annata cosi ……

 

Quando leggi

15 ore fa, Due di picche dice:

mi sono stufato di gare di tiro da 3 gare delle schiacciate 
 

Considerato che la schiacciata è COMUNQUE il tiro a più alta percentuale immaginabile e la più plastica dimostrazione della sopraffazione dell'avversario, tralasciando il gesto atletico, non resta che dire "M'arendo"

 

Edited by Ponchiaz
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Beh, i Roosters campioni d'Italia furono antesignani del basket dei 24 secondi nella penultima stagione in cui si usarono i 30.

Avevano 4 giocatori capaci di giocare un pick&roll con la palla in mano (Poz. Menego, Mrsic e De Pol, spostato da ala piccola ad ala forte da Recalcati), un lungo rollante come Santiago e uno che apriva il campo come Galanda (altra novità assoluta per l'epoca il 5 tiratore).

Giocavano un basket moderno prima degli altri, al di là del talento indiscusso dei singoli.

E chiaramente il basket dei 24 secondi - e dei 14 sul secondo possesso - rispetto a quello dei 30 ha cambiato profondamente tanti aspetti del gioco.

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22 minuti fa, Jordan dice:

 

Certo che non riuscire a godersela dopo un’annata cosi ……

 

Immagino l'anno prossimo alle prime sconfitte, specie se si facesse l'eurocup che toglie parecchie energie. E non potendo andare a 1000 all'ora con due partite in settimana, qualcuno si lamenterà. Il fattore rischio ci sarà, ma se si vuole crescere bisognerà metterlo in conto. Se no si sta nel proprio orticello con obiettivo massimo i po da sesti/ottavi scelta legittima anche questa

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2 minuti fa, venti dice:

Immagino l'anno prossimo alle prime sconfitte, specie se si facesse l'eurocup che toglie parecchie energie. E non potendo andare a 1000 all'ora con due partite in settimana, qualcuno si lamenterà. Il fattore rischio ci sarà, ma se si vuole crescere bisognerà metterlo in conto. Se no si sta nel proprio orticello con obiettivo massimo i po da sesti/ottavi scelta legittima anche questa

Considererei anche di accettare l'idea che ci saranno comunque squadre più forti al mondo.

Qualche partita toccherà perderla, magari tirando dei sontuosi jumper da 5 metri.

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8 minuti fa, Giesse2 dice:

Beh, i Roosters campioni d'Italia furono antesignani del basket dei 24 secondi nella penultima stagione in cui si usarono i 30.

Avevano 4 giocatori capaci di giocare un pick&roll con la palla in mano (Poz. Menego, Mrsic e De Pol, spostato da ala piccola ad ala forte da Recalcati), un lungo rollante come Santiago e uno che apriva il campo come Galanda (altra novità assoluta per l'epoca il 5 tiratore).

Giocavano un basket moderno prima degli altri, al di là del talento indiscusso dei singoli.

E chiaramente il basket dei 24 secondi - e dei 14 sul secondo possesso - rispetto a quello dei 30 ha cambiato profondamente tanti aspetti del gioco.

Scusa ma i Roosters vinsero diverse partite segnando meno di 70 punti. Forse non ce lo ricordiamo ma quella squadra era una saracinesca in difesa. Ad esempio in semifinale 63-60 con la Kinder

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1 ora fa, Due di picche dice:

Ma siamo sicuri che il sistema funzioni salendo di livello? Abbiamo perso con Milano, Bologna, Tortona, Trento e preso scoppole a Sassari e Venezia; anche con Brescia siamo 1-1. In pratica con le squadre che avremmo incontrato ai play-off siamo a 3 vinte e 10 perse. A quanto pare con le squadre forti servirebbe avere qualche gioco alternativo.

Dipende da quanti e quali interpreti si riuscirà a schierare, più che tipo di gioco dipende anche dal tipo di giocatori.
 

Delle scoppole, quella con Venezia non conta meno giocatori di quelli previsti e ultima partita delle tre giocate in 8 giorni.

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6 minuti fa, Due di picche dice:

Scusa ma i Roosters vinsero diverse partite segnando meno di 70 punti. Forse non ce lo ricordiamo ma quella squadra era una saracinesca in difesa. Ad esempio in semifinale 63-60 con la Kinder

Ed essere buoni in difesa va in contrasto con lo stile di gioco messo in mostra quest’anno perché?

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2 minuti fa, Due di picche dice:

Scusa ma i Roosters vinsero diverse partite segnando meno di 70 punti. Forse non ce lo ricordiamo ma quella squadra era una saracinesca in difesa. Ad esempio in semifinale 63-60 con la Kinder

Stavamo parlando di attacco.

E allora completo: ulteriore tocco di modernità, avendo sostanzialmente 4 giocatori di grande impatto fisico - togliendo il Poz per evidenti motivi di taglia - cambiavano su tutti i blocchi senza andare sotto con Meneghin, Mrsic, De Pol (e Vescovi, e Giadini quando entrava dalla panca) in nessuna situazione.

Ma Roosters e Moreyball sono imparagonabili per 1234567 moivi. Il primo dei quali, comunque, erano le diverse prospettive stagionali di partenza: quella di Recalcati era pur sempre una semifinalista dell'anno precedente che si era conquistata sul campo la partecipazione alla vecchia Coppa Campioni....

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2 ore fa, peter pan dice:

Come impatto sistematico sul gioco penso che questo anno di Varese sia epocale x il basket italiano e forse europeo se saliamo di livello. E a me piace.

La ruota e il post basso lasciamolo agli altri 

Non pensiamo però che il nostro sia basket rivoluzionario e del futuro e l'altro un basket arcaico e vetusto. Il gioco in post basso, l'arresto e tiro frontale dai 5 metri, certe difese sono parte essenziale del basket tout-court. Vedere Caruso fare certi movimenti (e, pure, vedere cercato Caruso) è una cosa bella. Semplicemente, ogni tipo di basket privilegia aspetti per sacrificarne altre. Poi - o prima - contano giocatori ed equilibrio. 

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Tendo a pensare che anche Obradovic abbia un sistema, monocorde anch'esso, e solo la qualità degli interpreti lo renda meno prevedibile.

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1 ora fa, Ponchiaz dice:

Ci sarebbe anche quel fattore 3x 4x 10x di budget.

Oltre al gioco contano anche i giocatori su.

 

Esatto e ce ne dimentichiamo puntualmente ad ogni sconfitta con le squadre di alta classifica.

Edited by A Song of Two Humans
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16 minuti fa, Giobbo dice:

Ed essere buoni in difesa va in contrasto con lo stile di gioco messo in mostra quest’anno perché?

Uno dei motivi - non l'unico certamente - per cui eravamo meno presenti in difesa è che non potevamo permetterci di avere le prime linee, soprattutto gli esterni, carichi di falli nell'ultimo quarto. Credo sia la spiegazione più plausibile per certi primi quarti da paura.

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2 minuti fa, A Song of Two Humans dice:

Uno dei motivi - non l'unico certamente - per cui eravamo meno presenti in difesa è che non potevamo permetterci di avere le prime linee, soprattutto gli esterni, carichi di falli nell'ultimo quarto. Credo sia la spiegazione più plausibile per certi primi quarti da paura.

Che però mi pare problema legato al fatto che si era parecchio corti a livello di rotazioni, non certo al tipo di gioco scelto.

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20 minuti fa, Giesse2 dice:

Stavamo parlando di attacco.

E allora completo: ulteriore tocco di modernità, avendo sostanzialmente 4 giocatori di grande impatto fisico - togliendo il Poz per evidenti motivi di taglia - cambiavano su tutti i blocchi senza andare sotto con Meneghin, Mrsic, De Pol (e Vescovi, e Giadini quando entrava dalla panca) in nessuna situazione.

Ma Roosters e Moreyball sono imparagonabili per 1234567 moivi. Il primo dei quali, comunque, erano le diverse prospettive stagionali di partenza: quella di Recalcati era pur sempre una semifinalista dell'anno precedente che si era conquistata sul campo la partecipazione alla vecchia Coppa Campioni....

Aggiungo altro motivo di imparagonabilità: sono passati quasi 25 anni e paragonare epoche così diverse ha sempre poco senso.

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1 minuto fa, Giobbo dice:

Che però mi pare problema legato al fatto che si era parecchio corti a livello di rotazioni, non certo al tipo di gioco scelto.

Verissimo, per quello tendo a sganciare i punti subiti dal modo di giocare. Almeno in parte, perché difese Limoges anni '80 non le avremo mai. Ogni dato va visto nel suo contesto e nelle sue condizioni al contorno.

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39 minuti fa, Giesse2 dice:

Stavamo parlando di attacco.

E allora completo: ulteriore tocco di modernità, avendo sostanzialmente 4 giocatori di grande impatto fisico - togliendo il Poz per evidenti motivi di taglia - cambiavano su tutti i blocchi senza andare sotto con Meneghin, Mrsic, De Pol (e Vescovi, e Giadini quando entrava dalla panca) in nessuna situazione.

Ma Roosters e Moreyball sono imparagonabili per 1234567 moivi. Il primo dei quali, comunque, erano le diverse prospettive stagionali di partenza: quella di Recalcati era pur sempre una semifinalista dell'anno precedente che si era conquistata sul campo la partecipazione alla vecchia Coppa Campioni....

Partecipazione alla coppa che, non felice per risultati, fu comunque  esperienza preziosa per il campionato. Ma forse i tempi son cambiati...

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In generale, per avere una cifra precisa di quanto è stato potente l'algoritmo, basti pensare che la lamentela principale di chi lo critica è quella di non essere riusciti a battere tre-quattro squadre il cui secondo quintetto supera per budget tutto il nostro roster.

Io dico: chapeau

 

P.S.

Poi de gustibus, anche a me piacerebbe vedere più difesa collettiva ed altre cose, il gioco di Brase non è che UNA forma di basket come, per fortuna, tante altre. Ma con gli attori che aveva, ha fatto un film che ha prodotto come minimo un botto di candidature all'Oscar.

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3 ore fa, Due di picche dice:

Ma siamo sicuri che il sistema funzioni salendo di livello? Abbiamo perso con Milano, Bologna, Tortona, Trento e preso scoppole a Sassari e Venezia; anche con Brescia siamo 1-1. In pratica con le squadre che avremmo incontrato ai play-off siamo a 3 vinte e 10 perse. A quanto pare con le squadre forti servirebbe avere qualche gioco alternativo.

Domanda assolutamente pertinente, che mi pongo da tempo, e ho cercato - per chi ha seguito nel corso dei mesi sul giornale - di girare anche a diversi addetti ai lavori, compreso chi segue la NBA e ha visto operare il sistema per più tempo.

Intanto c'è da fare una premessa, tanto necessaria quanto doverosa. L'algoritm-basketball applicato al caso di specie prevede un approccio fideistico alla teoria scientifico-numerologica che lo sorregge. Quindi, come già detto altrove, a questa domanda - da parte di chi detta le regole - la risposta è uno stentoreo "si", e confutarla significa mettere in discussione il preambolo del Credo.

Io personalmente, da agnostico formato in un mondo razional-illuministico, cerco di analizzare i fatti, in funzione di quel che vedo sul campo, ma anche di altri parametri (i.e. budget) attraverso i quali provare a dare una lettura più approfondita.

Varese ha scelto un sistema di gioco (basato sulle statistiche avanzate di squadra), in funzione del quale ha scelto i giocatori adatti per metterlo in pratica (scelte basate sulle statistiche avanzate individuali). In funzione del punto 1 e del punto 2, ha scelto un allenatore già pratico di questo sistema, disposto a mettere in pratica un sistema predeterminato con regole rigide - anche nelle strategie di gioco -  e rotazioni prestabilite in base alle statistiche avanzate, e uno staff esperto di lavoro individuale per offrire ai giocatori la possibilità di migliorarsi all'interno di un sistema che lascia teoricamente molta libertà individuale ma all'interno di regole di squadra molto rigide.

Attraverso queste strategie di fondo ha creato un'identità di squadra molto forte, che le ha permesso di fare molto meglio rispetto a quello che ha speso come monte stipendi (inizialmente stimato come numero 13-14 della serie A, con i correttivi altrui Varese è quella che spende meno. Non è il budget più basso della serie A, è quello che ha il monte stipendi netto per i soli giocatori più basso, specifico).

Quel che è acquisito è che il sistema abbia permesso a Varese di ottimizzare le risorse in una maniera eccellente, e fare molto - anche moltissimo - meglio rispetto a quello che ha speso: con un budget da salvezza risicata, è andata a un Tepic da disputare i playoff.

MA il merito è del sistema in sè, o semplicemente, come può capitare a tutte le società d'Italia, ha trovato la "pesca miracolosa" sul mercato con giocatori che si sono incastrati insieme sul piano tecnico ED ANCHE umano, cosa che ha fatto tutta la differenza del mondo, come si è visto negli ultimi 20 giorni dopo il meno 16?

Nel mio approccio razional-illuministico, non posso dire al 100% che sia SOLO merito del sistema: in fondo lo abbiamo visto all'opera solo per 12 mesi. E un sistema che funziona lo dimostra con la continuità del tempo a prescindere dagli interpreti.

Per cui, arrivo alla risposta: quest'anno ha trasformato la zucca in carrozza, ma la zucca - per ennemila motivi - non aveva sufficienti strumenti per competere contro squadre che hanno speso 2, 3, 5 o anche 15 volte di più.

Funzionerà di nuovo? E se ci sarà qualche soldino in più da spendere, e se ci sarà eventualmente da giocare una coppa, fare le stesse cose con giocatori sulla carta più forti e una squadra sulla carta più lunga permetterà di superare quei limiti tattici e fisici che contro certe avversarie quest'anno sono stati evidenti? E la chimica umana, che quest'anno è stata eccezionale ma non è misurabile mediante algoritmo, sarà replicabile con interpreti diversi?

The jury is still out. Sono curioso di scoprirlo, fermo restando il presupposto di partenza: così è, se vi pare.

 

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image.thumb.png.bc0acf6dbf0a2278b3f253d3618d6f99.png

dopo essere stato nominato MVP dell'ultima giornata, adesso Colbey si prende anche il titolo di MVP LBA del mese di aprile.

Diciamo che manca solo la cigliegina sulla torta di MVP del campionato

#goColbey4

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29 minuti fa, Giesse2 dice:

Domanda assolutamente pertinente, che mi pongo da tempo, e ho cercato - per chi ha seguito nel corso dei mesi sul giornale - di girare anche a diversi addetti ai lavori, compreso chi segue la NBA e ha visto operare il sistema per più tempo.

Intanto c'è da fare una premessa, tanto necessaria quanto doverosa. L'algoritm-basketball applicato al caso di specie prevede un approccio fideistico alla teoria scientifico-numerologica che lo sorregge. Quindi, come già detto altrove, a questa domanda - da parte di chi detta le regole - la risposta è uno stentoreo "si", e confutarla significa mettere in discussione il preambolo del Credo.

Io personalmente, da agnostico formato in un mondo razional-illuministico, cerco di analizzare i fatti, in funzione di quel che vedo sul campo, ma anche di altri parametri (i.e. budget) attraverso i quali provare a dare una lettura più approfondita.

Varese ha scelto un sistema di gioco (basato sulle statistiche avanzate di squadra), in funzione del quale ha scelto i giocatori adatti per metterlo in pratica (scelte basate sulle statistiche avanzate individuali). In funzione del punto 1 e del punto 2, ha scelto un allenatore già pratico di questo sistema, disposto a mettere in pratica un sistema predeterminato con regole rigide - anche nelle strategie di gioco -  e rotazioni prestabilite in base alle statistiche avanzate, e uno staff esperto di lavoro individuale per offrire ai giocatori la possibilità di migliorarsi all'interno di un sistema che lascia teoricamente molta libertà individuale ma all'interno di regole di squadra molto rigide.

Attraverso queste strategie di fondo ha creato un'identità di squadra molto forte, che le ha permesso di fare molto meglio rispetto a quello che ha speso come monte stipendi (inizialmente stimato come numero 13-14 della serie A, con i correttivi altrui Varese è quella che spende meno. Non è il budget più basso della serie A, è quello che ha il monte stipendi netto per i soli giocatori più basso, specifico).

Quel che è acquisito è che il sistema abbia permesso a Varese di ottimizzare le risorse in una maniera eccellente, e fare molto - anche moltissimo - meglio rispetto a quello che ha speso: con un budget da salvezza risicata, è andata a un Tepic da disputare i playoff.

MA il merito è del sistema in sè, o semplicemente, come può capitare a tutte le società d'Italia, ha trovato la "pesca miracolosa" sul mercato con giocatori che si sono incastrati insieme sul piano tecnico ED ANCHE umano, cosa che ha fatto tutta la differenza del mondo, come si è visto negli ultimi 20 giorni dopo il meno 16?

Nel mio approccio razional-illuministico, non posso dire al 100% che sia SOLO merito del sistema: in fondo lo abbiamo visto all'opera solo per 12 mesi. E un sistema che funziona lo dimostra con la continuità del tempo a prescindere dagli interpreti.

Per cui, arrivo alla risposta: quest'anno ha trasformato la zucca in carrozza, ma la zucca - per ennemila motivi - non aveva sufficienti strumenti per competere contro squadre che hanno speso 2, 3, 5 o anche 15 volte di più.

Funzionerà di nuovo? E se ci sarà qualche soldino in più da spendere, e se ci sarà eventualmente da giocare una coppa, fare le stesse cose con giocatori sulla carta più forti e una squadra sulla carta più lunga permetterà di superare quei limiti tattici e fisici che contro certe avversarie quest'anno sono stati evidenti? E la chimica umana, che quest'anno è stata eccezionale ma non è misurabile mediante algoritmo, sarà replicabile con interpreti diversi?

The jury is still out. Sono curioso di scoprirlo, fermo restando il presupposto di partenza: così è, se vi pare.

 

In ambito calcistico l'Atalanta sta usando un algoritmo equivalente da oltre un triennio, speriamo il nostro dia la stessa garanzia di continuità anche per quanto concerne i risultati sportivi.

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